La terapia di mantenimento dopo trapianto autologo di cellule staminali (ASCT) può ritardare la progressione della malattia e prolungare la sopravvivenza in pazienti con mieloma multiplo.
Ixazomib ( Ninlaro ) è ideale per la terapia di mantenimento data la sua somministrazione orale settimanale e il profilo di bassa tossicità.
Sono state determinate la sicurezza e l'efficacia di Ixazomib come terapia di mantenimento dopo trapianto ASCT.
Lo studio di fase 3, in doppio cieco, controllato con placebo, TOURMALINE-MM3, è stato effettuato in 167 sedi cliniche o ospedaliere in 30 Paesi in Europa, Medio Oriente, Africa, Asia e Nord e Sud America.
I partecipanti eleggibili erano adulti con diagnosi confermata di mieloma multiplo sintomatico secondo i criteri dell’International Myeloma Working Group che avevano raggiunto almeno una risposta parziale dopo aver subito una terapia di induzione con standard di cura seguita da condizionamento con Melfalan ad alte dosi ( 200 mg/m2 ) e singolo trapianto ASCT entro 12 mesi dalla diagnosi.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a Ixazomib orale oppure placebo nei giorni 1, 8 e 15 in cicli di 28 giorni per 2 anni dopo induzione, terapia ad alte dosi e trapianto.
La dose iniziale di 3 mg è stata aumentata a 4 mg dal ciclo 5 se tollerata durante i cicli 1-4.
La randomizzazione è stata stratificata per regime di induzione, stadio della malattia pre-induzione e risposta post-trapianto.
L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) mediante analisi intention-to-treat.
La sicurezza è stata valutata in tutti i pazienti che hanno ricevuto almeno una dose di Ixazomib oppure placebo, in base al trattamento effettivamente ricevuto.
Tra il 2014 e il 2016, 656 pazienti sono stati arruolati e assegnati in modo casuale a ricevere terapia di mantenimento con Ixazomib ( n=395 ) oppure placebo ( n=261 ).
Con un follow-up mediano di 31 mesi è stata osservata una riduzione del 28% nel rischio di progressione o morte con Ixazomib rispetto al placebo ( PFS mediana 26.5 mesi vs 21.3 mesi; hazard ratio, HR=0.72; P=0.0023 ).
Nessun aumento di neoplasie secondarie è stato notato con la terapia con Ixazomib ( 12 pazienti, 3% ) rispetto al placebo ( 8 pazienti, 3% ) al momento dell’analisi.
108 su 394 pazienti ( 27% ) nel gruppo Ixazomib e 51 su 259 pazienti ( 20% ) nel gruppo placebo hanno manifestato eventi avversi gravi.
Durante il periodo di trattamento, un paziente è deceduto nel gruppo Ixazomib, mentre nessun decesso è stato riscontrato nel gruppo placebo.
La somministrazione di Ixazomib prolunga la sopravvivenza libera da progressione, e rappresenta un'opzione aggiuntiva per la terapia di mantenimento post-trapianto nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi. ( Xagena2019 )
Dimopoulos MA et al, Lancet 2019; 393: 253-264
Emo2019 Onco2019 Farma2019
Altri articoli
Trecondi a base di Ttreosulfan come trattamento di condizionamento prima del trapianto di cellule staminali ematopoietiche
Trecondi, il cui principio attivo è Treosulfan, è un medicinale somministrato ai pazienti prima di un trapianto di midollo osseo... ...
leggi
Immunogenicità attenuata dei vaccini SARS-CoV-2 e fattori di rischio nei riceventi il trapianto di cellule staminali
L’immunogenicità della vaccinazione contro il coronavirus 2 della sindrome respiratoria acuta grave ( SARS-CoV-2 ) è ridotta nei pazienti sottoposti... ...
leggi
Brentuximab vedotin più Nivolumab dopo trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche per i pazienti adulti con linfoma di Hodgkin classico ad alto rischio
Dopo il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ), il consolidamento con Brentuximab vedotin ( Adcetris ) nei... ...
leggi
Induzione, consolidamento e mantenimento di Carfilzomib con o senza trapianto autologo di cellule staminali nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi: analisi di sottogruppo citogenetico dello studio FORTE
I pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi e anomalie citogenetiche ad alto rischio ( HRCA ) rappresentano un'esigenza medica... ...
leggi
La sospensione anticipata degli inibitori della calcineurina è fattibile dopo il trapianto di cellule staminali ematopoietiche aploidentiche: studio ANZHIT 1
Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche aploidentiche ( aplo-HSCT ) utilizzando Ciclofosfamide post-trapianto ( PTCy ) è appropriato per coloro... ...
leggi
Mantenimento con Sorafenib dopo trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche nei pazienti con leucemia mieloide acuta FLT3-ITD
Uno studio di fase 3 in aperto, multicentrico, randomizzato ha dimostrato che il mantenimento con Sorafenib ( Nexavar ) dopo... ...
leggi
Diversità del microbiota intestinale prima del trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche come predittore di mortalità nei bambini
La correlazione esistente tra diversità del microbiota intestinale e sopravvivenza dopo trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche ( allo-HSCT )... ...
leggi
Prevymis a base di Letermovir per la prevenzione della malattia causata da citomegalovirus negli adulti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o a trapianto di rene
Prevymis, il cui principio attivo è Letermovir, è un medicinale antivirale utilizzato per la prevenzione della malattia causata da citomegalovirus... ...
leggi
Pembrolizumab dopo trapianto autologo di cellule staminali nei pazienti con linfoma non-Hodgkin a cellule T
Il trapianto autologo di cellule staminali ( ASCT ) è spesso utilizzato come consolidamento per diversi sottotipi di linfoma periferico... ...
leggi
Esiti a lungo termine nel linfoma primitivo del sistema nervoso centrale dopo Rituximab, Metotrexato, Vincristina e Procarbazina e chemioterapia ad alte dosi con trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche
Il linfoma primitivo del sistema nervoso centrale ( PCNSL ), una rara neoplasia maligna del sistema nervoso centrale, viene solitamente... ...
leggi
MedTV
-
Antibiotici nel trattamento della Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva riacutizzata
-
Polmoniti comunitarie - Percorso Diagnostico-Terapeutico
-
Terapia Antibiotica per le Infezioni Urinarie Non-Complicate Cistite
-
Sinusiti Mascellari Odontogene
-
Terapia Antibiotica Empirica
-
Linee Guida per il Trattamento delle Sinusiti Batteriche Acute negli Adulti e nei Bambini
-
Ruolo della Betaistina nel trattamento di pazienti con sintomi vertiginose
-
Cosa fare di fronte al paziente che riferisce vertigini?
-
Resistenza batterica agli antibiotici
-
Basi per il corretto impiego degli antibiotici in Medicina Generale
MedVideo
-
Tumore della tiroide avanzato: trattamento target delle fusioni TRK
-
Linee Guida per il Trattamento delle Sinusiti Batteriche Acute negli Adulti e nei Bambini
-
Terapie innovative nelle malattie linfoproliferative: update post ASH 2021
-
Terapie immunologiche nelle neoplasie mieloidi
-
Aggiornamenti da International Myeloma Workshop 2021
-
Ruolo dell'immunoterapia nella prima linea di terapia del NSCLC
-
Resistenza batterica agli antibiotici
-
Basi per il corretto impiego degli antibiotici in Medicina Generale
-
Prospettive nella terapia di prima linea del carcinoma polmonare non a piccole cellule non-oncogene-addicted
-
Covid-19 e neoplasie ematologiche